Durante l’inverno lumi e lampade restano accesi per diverse ore al giorno. Sostituendo, però, tutte le lampadine a incandescenza di vecchia generazione che sono in casa – ma che non sono più in commercio – la bolletta si riduce mediamente del 15%: un risparmio medio che arriva a 50 euro all’anno per famiglia.
Ma quali lampadine acquistare per sostituire quelle vecchie, energivore e inquinanti? E come sceglierle?
Ci siamo fatti aiutare dal dottor Angelo Magrinelli, progettista di impianti elettrici e docente di Laboratorio di Elettrotecnica nelle scuole superiori.
Cosa occorre sapere al momento dell’acquisto
L’esperto mette in guardia sull’importanza di conoscere alcune informazioni al momento dell’acquisto del prodotto.
“Conoscendo le caratteristiche della lampadina che andiamo ad acquistare, siamo sicuri che si tratti di un prodotto adeguato ed efficace per le nostre esigenze. È quindi necessario fare attenzione alle indicazioni presenti sulla confezione”. Ecco le principali
- L’emissione luminosa, espressa in lumen e non più in watt (i “vecchi” 100 watt corrispondono a circa 1.300 lumen);
- L’efficienza energetica, classificata nella scala decrescente da A++ a E (la E è la meno efficiente);
- La vita utile espressa in ore (una lampadina duratura deve avere più 15.000 ore);
- Il numero di accensioni e spegnimenti tollerati, (preferibilmente devono essere superiore a 4.000);
- Il colore della luce (luce calda, da 2.700K o luce fredda, da 4.000 a 6.000K);
- L’angolo di illuminazione, espresso in gradi (per un’illuminazione diffusa, paragonabile alla vecchia lampada a incandescenza, è consigliabile un angolo di almeno 270 gradi);
- L’attacco (il più utilizzato è Edison “a vite”, piccolo-E14 o grande-E27);
- La dimensione, adeguata alle misure del lampadario in cui la lampadina deve essere applicata.
- Sulla confezione può talvolta essere indicata anche la modulazione della luce (dimmer) ovvero la capacità della lampadina di essere modulata. È una funzione molto utile.
Più efficienza e risparmio con lampadine differenziate per ambienti
“Per garantire un risparmio economico, consiglio di differenziare il prodotto per tipologia di locale. In quelli in cui la luce rimane accesa per lungo tempo – cucina, soggiorno e studio – è consigliabile installare una lampada a led, di classe A o superiore. Negli ambienti di passaggio – corridoi, ingressi –, nei servizi igienici e nelle camere da letto suggerisco lampadine ad incandescenza migliorata di classe B”.
Qualche esempio
Per garantire la stessa luminosità all’interno degli ambienti, sostituiamo una lampada di vecchia generazione seguendo queste indicazioni, dalla Commissione europea per l’energia:
Risparmio massimo con le lampadine a led
Le lampadine a led sono le più care, ma consentono di risparmiare energia elettrica fino all’80% e durano oltre 10 anni. Si adattano a tutti gli ambienti e in commercio si trovano in diverso colore e intensità della luce. Consentono inoltre circa 15.000 accensioni e spegnimenti (on-off).
“Quanto a ecologia e modernità, i led superano tutti i modelli di lampadine e questo giustifica l’elevato costo iniziale, che parte dai 10 euro per il modello ‘a bulbo’. In linea generale, non dimentichiamo che a ridurre la vita della lampadina concorrono frequenti on-off, temperatura e umidità dell’ambiente” spiega Magrinelli.
Una raccomandazione di sicurezza prima di sostituire la lampadina
L’esperto raccomanda di accertarsi, prima di sostituire la lampadina, che non vi siano rischi di folgorazione nel portalampada. E quindi di togliere tensione (‘corrente’) dall’interruttore generale nel centralino dell’appartamento.
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