L’indagine di Trivago: esiste un intervallo in cui gli alberghi rimodulano le tariffe al ribasso.

Emanuela Susmel

Crisi o no, si avvicinano le vacanze di Natale, e in tanti vorrebbero prenotare un week-end fuori, non necessariamente a capodanno, magari risparmiando su volo e pernottamento. Come fare? E soprattutto, esiste un giorno o un momento “migliore” di un altro, per prenotare? La risposta è sì, perché può capitare di trovarsi a scegliere un hotel in una determinata città proprio nel momento in cui i prezzi sono in fase di rimodulazione al ribasso. E se lo si fa on line è abbastanza facile. Resta però da capire quali sono le giornate e le ore migliori per farlo.

Per gli aerei meglio il martedì, per gli hotel…

Lo abbiamo chiesto a Trivago, motore di ricerca di prezzi degli hotel, che ha analizzato l’indice delle tariffe alberghiere grazie al suo database di 700.000 hotel. A differenza dei voli, dove il momento propizio per prenotare è il martedì prima delle 11 (quando vengono lanciate le offerte per riempire gli aerei), per i pernottamenti ogni destinazione possiede un booking window variabile (il tempo che intercorre tra il momento della prenotazione e la data scelta). Dall’indagine di Trivago emerge inoltre che l’andamento del prezzo è indipendente dal giorno specifico della settimana: tendenzialmente i prezzi dipendono soltanto dalla disponibilità delle camere.

Le regole base

Ma partiamo dai fondamentali: prima di partire bisogna sapere che la domenica e il lunedì si pernotta in hotel spendendo molto meno degli altri giorni; il venerdì e il sabato invece si paga un prezzo più alto. Per gli hotel di tipo business può però accadere il contrario: la permanenza nel week end può costare meno di quella nei giorni centrali della settimana.
Secondo Trivago, inoltre, il booking window – letteralmente la finestra di prenotazione – aumenta più la vacanza è lunga o più la meta è lontana.

Vacanze nel week-end: il limite dei 14 giorni

“Consideriamo una media di 2-3 settimane come tempo naturale di ricerca e scelta dell’hotel prima dell’acquisto vero e proprio”, spiegano dal motore di ricerca. “In questo lasso di tempo le tariffe toccano il loro punto ideale tra quello che è il valore ideale di quella camera per l’albergatore e il prezzo medio della destinazione in quel momento e per quella categoria”. Dai 14 giorni in giù dalla data di check in, “le tariffe tendono progressivamente a rimodularsi  o al rialzo, se la domanda è sostenuta o, tendenza diffusa, tendono a scendere sempre di più per intercettare la domanda, fino ad un livello minimo sostenibile per tutti”.
Traducendo, se la meta che si vuole raggiungere è ambita, la prenotazione andrebbe fatta al massimo due settimane prima, pena vedere lievitare i prezzi. In caso contrario, è proprio dopo questo periodo che le tariffe calano.

Gli sconti last minute e le “care” stazioni sciistiche

Va anche detto che metropoli come Roma e Milano sono disposte a offrire sconti last minute per riempire le camere rimaste vuote. Al contrario le mete dedicate allo svago – come le stazioni sciistiche in inverno –, meno disponibili in rete e quindi meno prenotabili on line, offrono tariffe più statiche.

L’andamento in tempo reale

La situazione, in ogni caso, può essere monitorata in tempo reale. Prenotando tramite un motore di ricerca prezzi (come Trivago, ma non solo) si può osservare l’andamento delle tariffe in un determinato lasso temporale, ottenendo in tempo reale la media dei prezzi in quello specifico momento e, molto spesso, anche la disponibilità di camere. Inoltre, consultando il calendario dei prezzi e cliccando su un determinato giorno, si può conoscere la tariffa corrispondente, ma anche l’andamento del prezzo di quel giorno rispetto al periodo più prossimo.

Ultimo aggiornamento: 27/11/13

 

Aggiungi un commento

Effettuare il login per inviare un commento.

Torna alla Home