Ironia e doti vocali: intervista alla poliedrica calabro-bolognese finalista dell’edizione 2013 di “Italia’s got talent”. Che ci racconta anche qualche aneddoto vissuto dietro le quinte della popolare trasmissione
Ogni occasione che la vita ci presenta può essere quella giusta per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Questo, in sintesi, è il pensiero espresso da Rossella Regina, finalista nell’edizione 2013 di Italia’s got talent. Sono molteplici gli aspetti di lei che non sono passati inosservati, attraverso lo schermo: il variopinto look, che già fa di lei un personaggio; la grinta sul palcoscenico; ma, soprattutto, le spiccate doti vocali e comiche. La giuria – ovvero Maria De Filippi, Gerry Scotti e Rudy Zerbi – le hanno gradite al punto da farla approdare in finale.
Una giovane donna dal cognome altisonante, sul quale ironizza in tivù come con noi. Un temperamento creativo e alla continua ricerca di nuove idee da sviluppare. Ma anche una persona che nutre grande rispetto verso il lavoro altrui e che – potendolo fare – aiuta gli individui in cui crede a emergere dall’anonimato: lo fa accettando di rivestire ruoli differenti da quelli presentati in televisione. Per esempio, nelle foto che vi proponiamo, scattate da Francesca Ruggeri, la vediamo nella veste di modella, in una location scelta da Carlotta Cornia. Abbiamo scambiato due chiacchiere con Rossella, nella centralissima biblioteca bolognese Salaborsa.
Sul suo sito www.rossellaregina.it lei si definisce «giornalista, cantautrice, scrittrice, intrattenitrice»: in quale, fra questi ruoli, si sente più a suo agio?«Prediligo, in generale, l’àmbito televisivo: è quello che, rispetto agli altri, regala emozioni e visibilità più ampie. Ti permette di proporti in tutto ciò che puoi e soprattutto sai fare. Avendo però una predisposizione caratteriale che spazia su vari fronti, la mia difficoltà più grande è quella di individuare un campo univoco in cui immedesimarmi. Per questo motivo, non smetto mai di cimentarmi in nuove e differenti avventure; anche se c’è chi pensa che, puntando su troppe cose, si rischia di non farle al meglio».
Qual è il percorso umano e culturale che l’ha portata a essere un personaggio così poliedrico?«Sono nata a Laino Borgo, in provincia di Cosenza e in età adulta mi sono trasferita a Bologna, dove vivo tuttora. Mi sono laureata in Lingue, la facoltà che ho ritenuto la più giusta per me: da un lato, si confaceva al mio carattere; dall’altro, pensavo mi avrebbe aperto sbocchi professionali. A parte una licenza di Teoria e Solfeggio e lo studio del pianoforte, non ho seguìto un percorso legato all’àmbito artistico: ho scoperto solo successivamente di avere una forte predisposizione in questo campo. La mia mente si è aperta a nuovi orizzonti grazie a svariate esperienze di studio all’estero: vivere in città come Londra e Dublino mi ha permesso di cambiare letteralmente le mie prospettive di vita».
Chi è Rossella Regina nella vita di tutti i giorni?«Una comune impiegata, in un centro di formazione. Le mie mansioni spaziano quotidianamente: oltre al mio lavoro principale, mi occupo di quelle piccole azioni necessarie per mantenere operativo l’ufficio, nessuna esclusa. Concentro le mie attività extralavorative nella mia pausa pranzo, di ben due ore: la continua ricerca di nuovi contatti per apparizioni televisive; la cura di quelli già iniziati, interviste comprese. Ma anche la redazione di articoli per alcune testate giornalistiche: sono infatti pubblicista e collaboro senza esclusiva anche con qualche casa editrice. È un modo per dare voce e spazio a chi, come me, vorrebbe emergere».
Ha partecipato a diverse trasmissioni, sulla Rai e su Mediaset: com’è stato trovarsi a tu per tu con personaggi famosi e con chi di loro si è trovata meglio?«Vorrei innanzitutto sfatare il mito dell’idilliaco “rapporto a tu per tu” – percepito da casa – fra concorrenti e presentatori televisivi. I primi si relazionano quasi esclusivamente con autori, redattori e con chi non compare davanti allo schermo. Per i presentatori, andare in trasmissione è un lavoro come un altro: e, come tale, gestito “orologio alla mano”. Il mio contatto con loro si è pertanto limitato alle prove generali e all’apparizione televisiva finale. Premesso questo, Maria De Filippi mi ha sorpreso positivamente, per la sua disponibilità: terminata la mia esibizione, mi ha lasciato un ampio spazio per farmi parlare di me stessa. Non sono invece entrata “nelle grazie” di Rita Dalla Chiesa: a Forum interpretavo un personaggio di cui lei non condivideva le idee».
Ricorda qualche aneddoto o curiosità che desidera raccontarci?«Due in particolare, entrambe in Italia’s got talent. Durante le prove, mi sono sentita prendere la mano da dietro; mi sono girata, credevo fosse un concorrente che avevo conosciuto poco prima. Invece era niente di meno che Rudy Zerbi, uno dei giudici della trasmissione: mi voleva salutare. Nella stessa occasione, mi trovavo dietro le quinte con gli altri concorrenti quando è entrato Simone Annichiarico [presentatore insieme a Belén Rodriguez, nonché figlio di Walter Chiari, ndr]. Guardando dalla mia parte, ha salutato con la mano. Io, imbarazzata e incredula che si rivolgesse proprio a me, ho abbassato lo sguardo. Lui mi si è avvicinato e mi ha espresso – pur con estrema educazione – il proprio disappunto per il fatto che lo avessi ignorato. Ci eravamo visti una sola volta, prima di quel momento, e mai avrei pensato che si ricordasse di me. È stata una piacevole eccezione alla regola di cui ho appena parlato».
In Italia’s got talent 2013 ha proposto un’interpretazione vocale di alto livello unita a spontanea satira. Si aspettava di arrivare in finale?«La gag comica che ho presentato in trasmissione è nata del tutto casualmente. Durante le prove, ero diventata afona: non avrei mai potuto perdere un’occasione del genere a causa di un banale abbassamento di voce! Dovevo inventarmi qualche cosa, pur di non ritirarmi dalle scene. Così ho iniziato a improvvisare battute comiche, che sono piaciute molto agli autori; tanto che, prima di andare in scena, mi è stato raccomandato di replicarle, nel caso non avessi ancora recuperato la voce necessaria per cantare. Ero piuttosto scettica sulla possibilità di arrivare in finale: prima di cimentarmi in quest’avventura, avevo sostenuto molti provini che non erano andati bene. Fra l’altro, ogni volta, al lavoro avevo dovuto chiedere un periodo di ferie; un impegno piuttosto vincolante e gravoso per chi, come me, ha un impiego stabile».
Che cosa si attende dal futuro?«Sogno un avvenire roseo per la mia vita professionale, confidando sul fatto che mi si presenteranno nuove opportunità. Da parte mia, continuerò a fare di tutto per propormi in televisione. È un àmbito, questo, nel quale i prodotti che vengono presentati sono già per lo più preconfezionati. Di realmente spontaneo rimane giusto qualche battuta improvvisata qua e là; ma a me va bene così».
Le immagini: Rossella Regina indossa abiti della collezione Lolita Rock, creata da Marica Bellan e Melissa Chirdo, neodiplomate dell’Istituto Aldrovandi-Rubbiani; sotto la guida del Fashion designer Luca Giannola. I gioielli indossati sono invece del marchio Venti.dieci dell’azienda Chimera Glamour.
Emanuela Susmel
(LucidaMente, anno VIII, n. 91, luglio 2013)
Aggiungi un commento
Effettuare il login per inviare un commento.