Dopo un periodo di silenzio e di sofferenza personale il 2013 segna il ritorno della poliedrica artista sulla scena col musical “Gypsy”
Loretta Goggi è tornata ad accendere i teatri italiani dopo un lungo periodo di stacco in sèguito alla scomparsa del marito Gianni Brezza. Per riapparire sulle scene ha scelto una forma particolare di teatro: il musical. Il pubblico ha risposto partecipando numeroso allo spettacolo Gypsy, che la Goggi – dalla indiscussa bravura in veste di protagonista – e la sua compagnia teatrale hanno iniziato a portare in scena in gennaio.
Una voce unica e una mimica magistrale che da sempre contraddistinguono la poliedrica artista; ma anche competenza e abilità degli altri attori in scena: questo il binomio che fa di Gypsy uno spettacolo da non perdere. Con l’adattamento e la regia di Stefano Genovese, lo spettacolo è stato dapprima rappresentato al Teatro Nuovo di Milano e proposto a Torino dal 12 al 17 febbraio; ha poi fatto tappa al Teatro Europauditorium di Bologna dal 22 al 24 febbraio e – dopo una pausa – dal 23 al 28 aprile sarà replicato a Trieste. La versione dello spettacolo rappresentata dalla Goggi è soltanto l’ultima di una lunga serie: il musical ha infatti debuttato a Broadway nel 1959. Il ruolo della protagonista – Rose – è stato ambìto da grandi attrici del secolo scorso: nel 1973, nell’edizione londinese, fu interpretato da Angela Lansbury (La signora in giallo).
Secondo numerosi critici, Gypsy rappresenta il più grande musical americano di tutti i tempi, nonché la risposta del teatro musicale americano a Re Lear. È ispirato alla vita di Gypsy Rose Lee, regina del burlesque nell’America degli anni ’30; rappresenta una storia realmente accaduta, raccontata nell’autobiografia di Rose Lee intitolata A Memoir. Opinioni a parte, una cosa è certa: dal 1959 al 2008 lo spettacolo ha vinto numerosissimi Tony Award e Drama Desk Award come miglior musical, migliore attrice protagonista e migliore musical revival. E l’interpretazione della Goggi non è da meno.
La protagonista della storia è Rose, madre di Gypsy Rose Lee: una donna ben determinata a trasformare le sue due figlie – June e Louise – in star nel mondo dello spettacolo negli anni Trenta; proprio quando il genere vaudeville è in declino e sta per irrompere il burlesque. La donna riversa dapprima la propria ossessione di fama sulla figlia June, la sua prediletta. Ma dopo la fuga della ragazza dalla vita opprimente impostole dall’onnipresente madre, sarà la sorella Louise a diventare, quasi suo malgrado, una delle stelle del burlesque degli anni Trenta più acclamate negli Stati Uniti.
Le immagini: Loretta Goggi e la locandina di Gypsy.
Emanuela Susmel
(LucidaMente, anno VIII, n. 87, marzo 2013)
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