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Nella giornata del 17 febbraio si concentrano due importanti ricorrenze per la storia e per la cultura laica. La prima, il 17 febbraio 1600 a Roma, in Campo de’ Fiori: al termine di un processo promosso dall’Inquisizione, veniva arso vivo – come eretico – il filosofo nolano Giordano Bruno, campione del libero pensiero e della libertà di coscienza. La seconda, il 17 febbraio 1848 a Torino: con l’editto delle Lettere patenti, il re Carlo Alberto di Savoia concedeva i diritti civili ai valdesi e successivamente agli ebrei; premessa fondamentale per la libertà religiosa in Italia. (Per altre ricorrenze “laiche” di febbraio, si veda, in questo stesso numero di LucidaMente, ).La bellezza di essere atei

In questa occasione la Consulta torinese per la laicità delle istituzioni intende sottolineare e rilanciare la proposta, avanzata dal mondo evangelico italiano, di istituire, nella data del 17 febbraio, la Giornata della libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Al riguardo sono previsti nel Torinese vari eventi. Venerdì 15 febbraio, alle ore 21, a Chivasso, presso il Teatrino civico in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, si terrà un incontro-dibattito su Libero pensiero, il rogo di Giordano Bruno con Tullio Monti, coordinatore della Consulta torinese per la laicità delle istituzioni, e Bruno Segre, presidente onorario dell’Associazione nazionale del libero pensiero Giordano Bruno. Sempre venerdì 15 febbraio 2013, alle ore 21, a Collegno, presso l’auditorium Giovanni Arpino (via Bussoleno 50), verrà portato in scena lo spettacolo teatrale L’ultima notte di Giordano Bruno di Assemblea Teatro. Al termine dello spettacolo Renzo Sicco, direttore artistico di Assemblea Teatro, Marco Chiauzza, della Consulta torinese per la laicità delle istituzioni, e Paolo Ribet, pastore della Chiesa valdese di Torino, dialogheranno con il pubblico. Lo stesso evento si trasferirà domenica 17 febbraio, alle ore 18, a Torino, presso il Tempio valdese (corso Vittorio Emanuele II 23), e a Chivasso giovedì 21 febbraio, alle ore 11 (ingresso libero per gli studenti), con replica alle ore 21.

Intanto a Roma, il 17 febbraio, alle 16,30, proprio in piazza Campo de’ Fiori, si terrà la cerimonia-convegno Nel nome di Giordano Bruno. Il valore laico della libertà. «Egli venne mandato al rogo – afferma Maria Mantello, presidente dell’Associazione nazionale del libero pensiero Giordano Bruno – perché non voleva conformarsi, sottomettersi a Verità presupposte e assolute. Ma la sua pertinacia e la sua ostinazione  è la forza della ragione e il coraggio della libertà. Per la dignità di ciascuno e di tutti. Per una società di liberi e di eguali, dove ognuno possa essere portatore del diritto fondamentale di avere diritti. Sono oggi i principi scritti nella Costituzione repubblicana che non a caso pone a proprio valore supremo la laicità dello Stato. Perché senza laicità non c’è possibilità di emancipazione mentale, politica, sociale, economica; ma solo sopruso. Nel momento storico di crisi che stiamo vivendo, è necessario ripartire dalla dignità dell’individuo. E Bruno ci chiama ad alzare la testa per sconfiggere caste e corruttele, per non essere schiacciati da fantomatiche leggi di mercato, per riaffermare con vigore la dignità di esseri umani liberi e pensanti». Dopo la cerimonia con deposizione di corone al monumento del filosofo, si parlerà in piazza di questo e altro con interventi della stessa Mantello, nonché di Alvaro Belardinelli, Paolo Cimarelli, Franco Ferrarotti, Nuccio Ordine e Jean-Marc Schiappa.

Le immagini: locandina dell’evento Giornata di Giordano Bruno. Giornata per la libertà di pensiero, di coscienza, di religione; il monumento in bronzo a Giordano Bruno, a Roma, nella piazza di Campo de’ Fiori, opera di Ettore Ferrari (1889), nel quale il filosofo è raffigurato col volto in direzione della Città del Vaticano, in segno di ammonimento alla Chiesa.

Emanuela Susmel

(LucidaMente, anno VIII, n. 86, febbraio 2013)