I calendari delle principali località. Oggetti e prodotti gastronomici tipici.

Emanuela Susmel
Ogni anno la tradizione artigianale italiana si rinnova, e giunge al culmine proprio in questi giorni, nel periodo natalizio, quando nelle città vengono allestiti i classici mercatini di Natale. Questi luoghi “magici” offrono ai visitatori la possibilità di immergersi in un’atmosfera di festa già dal mese di novembre (qui i calendari dei principali mercati italiani), e offrono oggetti e cibi per tutti i gusti: si parte con l’assaggio di generi alimentari tipici del posto, e si conclude con l’acquisto di prodotti artigianali creati secondo la tradizione. La magia del trovarsi immersi in un’atmosfera di festa,  le splendide cornici offerte spesso dalla natura innevata fanno il resto.

Acquistare risparmiando

Chi si avventura nel tour dei mercatini natalizi non ricerca soltanto atmosfere suggestive e bancarelle coloratissime: desidera anche conoscere le tradizioni locali, acquistandone i prodotti – qualora vi sia convenienza economica – per regalarli ad amici e parenti o semplicemente per custodire in casa propria il ricordo di un’atmosfera di festa. Spesso le bancarelle sono fonte di ispirazione per idee regalo originali, siano esse addobbi per le festività od oggettistica vera e propria. Se si hanno a disposizione tempo e pazienza, si possono confrontare tra loro i prezzi e realizzare acquisti all’insegna del risparmio, oltre che dell’originalità.

Piemonte, Liguria, Trentino e Valle D’Aosta, ecco i principali

Al Nord, la meta preferita dei turisti sono i mercatini del Trentino Alto-Adige: a Bressanone, Bolzano, Brunico, Merano, Vipiteno, Levico, Arco e Rovereto ci sono quelli più caratteristici.
In Val d’Aosta li troviamo soprattutto a Brand, Bionaz e Montjovet; quello di Aosta è famoso per la sua  offerta di prodotti tipici locali quali stampe, composizioni di fiori e saponette modellate.
In Piemonte spiccano invece quelli di Torino, Alessandria e Cuneo; in Liguria sono famosi per la loro bellezza quelli di Genova e di Torriglia.

Dalla Toscana all’Abruzzo, passando per Umbria e Marche

In Toscana sono caratteristici quelli allestiti a Firenze, Siena e Prato; nelle Marche, quelli di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo e Pesaro-Urbino, ciascuno con caratteristiche differenti che meritano di essere visitate.
In Umbria segnaliamo i mercatini di Spoleto e di Città di Castello: qui ogni anno viene allestito il presepe, che diviene luogo di preghiera e fiaccolate sacre.
L’Abruzzo è ricco di mercatini in cui trovare prodotti alimentari e di artigianato locale, come i celeberrimi confetti e i centrini ricamati al tombolo. Ne segnaliamo due in particolare: quello di Chieti e quello di Sulmona, in provincia de L’Aquila.
Nel Lazio li troviamo a Roma, Viterbo e Rieti.

Campania e Puglia, da non perdere quello di Cagliari

In Campania è ormai celeberrimo il mercatino di Napoli, a San Gregorio Armeno, dove, tra gli altri incredibili oggetti, ogni anno gli artigiani inventano nuove statuine per il presepe ispirandosi ai personaggi dello spettacolo o del mondo politico; ma vale la pena avventurarsi anche nelle province di Benevento e di Avellino. In Puglia, il maggior numero dei mercatini natalizi è detenuto dalla provincia di Bari, mentre le bancarelle più caratteristiche sono quelle di Terlizzi e Conversano. In Sicilia, l’atmosfera natalizia si mescola ai profumi della terra soprattutto lungo la provincia di Catania e a Erice. La Sardegna offre atmosfere di festa in particolare a Quartu Sant’Elena – in provincia di Cagliari – che rappresenta la punta di diamante dell’isola.

 

Ultimo aggiornamento: 03/12/12

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